Discussione:
[HELP] per termini informatici
(troppo vecchio per rispondere)
Professore
2004-07-02 14:47:46 UTC
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Salve a tutti,
qualcuno di voi sarebbe così gentile da spiegarmi succintamente il
significato di questi termini informatici?
non riesco a venirne a capo!
I termini sono i seguenti:

1) hover
2) user centered
3) stand alone
4) time sharing
5) line oriented

inoltre, a cosa si riferisce questa espressione? Tool di sviluppo di
prodotti ipermediali come html e flash"

Ringrazio anticipatamente chi potesse rispondermi...

Il professore
The Prof
2004-07-02 21:24:02 UTC
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Post by Professore
Salve a tutti,
qualcuno di voi sarebbe così gentile da spiegarmi succintamente il
significato di questi termini informatici?
non riesco a venirne a capo!
1) hover
Non so
Post by Professore
2) user centered
Probabilmente si riferisce ad un sw "centrato sull'utente", o potrebbe
essere un aggettivo per un sito web... Come puoi capire da solo, è un
termine che non dice assolutamente niente di tecnico.
Post by Professore
3) stand alone
in genere riferito a PC. Un pc stand alone è semplicemente un pc non
connesso ad una lan aziendale.
Se invece ci si riferisce ad un sw, è un sw non client/server. Quindi che
non fa riferimento a dati esterni magari presi da un db server o altro.
Post by Professore
4) time sharing
E' una modalità di gestione dei processi da parte del processore. Quando ci
sono + prgs in esecuzione il processore "divide" il suo tempo in time slices
che assegna alternativamente ai diversi processi in esecuzione secondo
politiche varie di gestione (round robin o altre).
Post by Professore
5) line oriented
Non so
Post by Professore
inoltre, a cosa si riferisce questa espressione? Tool di sviluppo di
prodotti ipermediali come html e flash"
Flash è un tool di sviluppo, l'html no (è un linguaggio) quindi la frase è
inesatta.

--
TheProf
Lorenzo Micheletto
2004-07-03 19:10:40 UTC
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Post by The Prof
Post by Professore
Salve a tutti,
qualcuno di voi sarebbe così gentile da spiegarmi succintamente il
significato di questi termini informatici?
non riesco a venirne a capo!
1) hover
Non so
Non e' un termine informatico, si puo tradurre in
"stare sopra qualcosa senza toccarlo"
(in modo analogo a come hovercraft passa sopra terreno o acqua
sostenuto dal suo cuscino d'aria).

Di solito in contesti informatici viene usato per indicare
l'azione di muovere il puntatore del mouse ("la freccetta")
sopra un qualche elemento interattivo (pulsanti, combobox, ecc. ecc.)
senza premere pulsanti (che genererebbero un evento "toccando"
l'elemento) o compiere altre azioni aggiuntive.

Di solito "l'hovering del puntatore del mouse" (che puo essere
rilevato dal programma che controlla l'area di schermo corrispondente)
viene utilizzato per determinare se va visualizzato un tooltip descrittivo
(tipicamente la visualizzazione del tooltip
avviene dopo che il puntatore del mouse viene lasciato
per 1..2 secondi fermo in hovering sopra un elemento attivo
dotato di tooltip)
e/o per "evidenziare automaticamente" l'elemento sotto il puntatore
del mouse (questo lo si fa non appena il puntatore e' sopra l'elemento)
come di solito si fa con i bottoni nelle toolbar (che cambiano immagine
oppure vengono "portati in risalto" oppure vengono resi "piu luminosi").

Notare che di solito "evidenziazione elemento " (prima) e
"visualizzazione del tooltip" (poi) sono entrambe generate
dall' "entrata" del puntatore del mouse nell'area di schermo
dell'elemento, ma la visualizzazione del tooltip scatta dopo
un certo periodo di tempo che il puntatore e' "fermo sopra l'elemento".

E' lo "stare fermo sopra" che di solito viene indicato come hovering.

L. Micheletto
pietro canevarolo
2004-07-03 15:06:03 UTC
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Post by Professore
Salve a tutti,
qualcuno di voi sarebbe così gentile da spiegarmi succintamente il
significato di questi termini informatici?
non riesco a venirne a capo!
1) hover
credo che sia "held/hold over", cioe' quelle finestrelle tipo fumetti
che si aprono quando tieni il puntatore del mouse fermo sopra qualche
oggetto dell'interfaccia utente di un programma
Post by Professore
2) user centered
programma che e' orientato da quello che fa' l'utente
Post by Professore
3) stand alone
programma o sistema che non e' collegato a altri programmi o sistemi e
quindi puo' "resistere/stare da solo"
Post by Professore
4) time sharing
programma o sistema il cui tempo di calcolo viene diviso tra gli utenti
secondo privilegi dettati da costo o da gerarchia
Post by Professore
5) line oriented
interfaccia con l'utente basata su una metafora del tipo:
1 - tu scrivi cosa vuoi che il sistema faccia usando una specie di
macchina da scrivere su una sola riga e lo completi premendo un tasto
che spesso porta la scritta "ENTER"
2 - il sistema interpreta quello che hai scritto e cerca di soddisfare
le tue richieste
Post by Professore
inoltre, a cosa si riferisce questa espressione? Tool di sviluppo di
prodotti ipermediali come html e flash"
e' un programma che ti permette di creare o di modificare altri
programmi da far utilizzare ad altri utenti tramite un visualizzatore
come "Netscape" o "Internet explorer"
Post by Professore
Ringrazio anticipatamente chi potesse rispondermi...
Il professore
--
piero
Luca Natali
2004-07-03 15:38:34 UTC
Permalink
Il professore> Salve a tutti,

Ciao

Il professore> qualcuno di voi sarebbe così gentile da spiegarmi succintamente
Il professore> il significato di questi termini informatici?
Il professore> non riesco a venirne a capo!
Il professore> I termini sono i seguenti:
Il professore>
Il professore> 1) hover

Mi dipiace ma non lo conosco.

Il professore> 2) user centered

Riferito ad applicazioni: solitamente si dice di quelle
applicazioni nelle quale l'interazione con l'utente è importante
ed imprescindibile.

Il professore> 3) stand alone

Riferito ad applicazioni: si intendono le applicazioni che di
solito usiamo sui desktop.

Il professore> 4) time sharing

Riferito a sistemi: sono particolari sistemi (come i mainframe di un paio
di decenni fa) nei quali la capacità di elaborazione è (o era) divisa
tra gli utenti (o meglio, tra i processi) in quantitativi di tempo.

Il professore> 5) line oriented

Riferito ad interpreti: si intende la capacità di alcuni interpreti
di eseguire l'operazione non appena trovano un newline.

Il professore> inoltre, a cosa si riferisce questa espressione?
Il professore> Tool di sviluppo di prodotti ipermediali come html e flash"

Solitamente ci si riferisce ad applicazioni per la creazione di contenuti
per il web e/o di presentazioni.

Il professore> Ringrazio anticipatamente chi potesse rispondermi...
Il professore> Il professore

Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao, Luca!!!
The Prof
2004-07-03 22:31:52 UTC
Permalink
Post by Luca Natali
Il professore> 4) time sharing
Riferito a sistemi: sono particolari sistemi (come i mainframe di un paio
di decenni fa) nei quali la capacità di elaborazione è (o era) divisa
tra gli utenti (o meglio, tra i processi) in quantitativi di tempo.
Cerchiamo di essere precisi!!!
In time sharing funzionano tutti gli attuali sistemi operativi multiuser e/o
multitasking. Ivi compresi tutti i windows e linux.
La politica di gestione pouò essere round robin (viene assegnato il
processore "circolarmente" a tutti i processi attivi) oppure secondo
priorità assegnate (dal S.Op. o dall'utente).

--
TheProf
pietro canevarolo
2004-07-04 10:58:06 UTC
Permalink
Post by The Prof
Post by Luca Natali
Il professore> 4) time sharing
Riferito a sistemi: sono particolari sistemi (come i mainframe di un paio
di decenni fa) nei quali la capacità di elaborazione è (o era) divisa
tra gli utenti (o meglio, tra i processi) in quantitativi di tempo.
Cerchiamo di essere precisi!!!
In time sharing funzionano tutti gli attuali sistemi operativi multiuser e/o
multitasking. Ivi compresi tutti i windows e linux.
La politica di gestione pouò essere round robin (viene assegnato il
processore "circolarmente" a tutti i processi attivi) oppure secondo
priorità assegnate (dal S.Op. o dall'utente).
--
TheProf
fai confusione con "multitasking" e "multiutente": windows, os/2, linux
sono multitasking (e alcuni multithreading), linux (e vari unix) sono
anche multiutente, ma nessuno di questi e' "time sharing" perche' non
c'e' nessuno che tiene il conto di quanta cpu o tempo di calcolo ognuno
degli utenti o dei processi consuma per poi fatturarglielo.
--
piero
Usenet MARco 16615.24104
2004-07-04 12:25:10 UTC
Permalink
Post by Luca Natali
Il professore> 4) time sharing
Riferito a sistemi: sono particolari sistemi (come i mainframe
di un paio di decenni fa) nei quali la capacità di elaborazione
è (o era) divisa tra gli utenti (o meglio, tra i processi) in
quantitativi di tempo.
TP> Cerchiamo di essere precisi!!!

con 3 punti esclamativi e` probabile che cio` che segue e` sbagliato
(non solo perche` sono in numero dispari, ma perche` sono inutilmente tanti),
questo per gli algoritmi euristici del moderatore...

TP> In time sharing funzionano tutti gli attuali sistemi operativi
TP> multiuser e/o multitasking. Ivi compresi tutti i windows e linux.
TP> La politica di gestione pouò essere round robin (viene assegnato
TP> il processore "circolarmente" a tutti i processi attivi) oppure
TP> secondo priorità assegnate (dal S.Op. o dall'utente).

TP> -- TheProf

TP, non confondere time-sharing con multitasking,
non mi soffermo sul significato delle parole e rimando a wikipedia

http://en.wikipedia.org/wiki/Time-sharing


A proposito, vista la lunghezza del thread e l'interesse che ha attirato
consiglio a chi piace definire le parole di iscriversi a wikipedia
(perche` un luogo abbastanza consono), e anche a chi avesse dubbi sui
significati, di consultarla.

Per chi non lo sapesse, wikipedia e` una enciclopedia ipertestuale condivisa,
c'e` la versione inglese e italiana (non ancora ben legate tra loro), comunque
tutti possono modificare il contenuto dell'enciclopedia e soprattutto
aggiungere parole non ancora definite.

PS: ho visto che pietro canevarolo ha risposto a TP, dicendo anche:
....
] non c'e' nessuno che tiene il conto di quanta cpu o tempo di calcolo
] ognuno degli utenti o dei processi consuma per poi fatturarglielo.

dire cosa non esiste e` l'inizio di un altro probabile errore (come
i tre punti esclamativi), il programma acct (abbreviazione di accounting
svolge questa funzione, quindi se c'e` il programma; dubito che non ci
sia chi lo usa (ad esempio io lo uso ma per questioni di sicurezza),
non so poi perche` si fa riferimento ad uno scopo di fatturazione.
(in ogni caso il "calcolo" del tempo non segue il principio di
"assegnazione" che fa parte del meccanismo time sharing di gestire la
multiuteenza, ma sono sottigliezze poco importanti)

Saluti,
MARco
--
xref: http://mar.i.am/~u16615.24104/it.scienza.informatica/wikipedia,it
x(t),y(t) = th(3t-34.5)*e^[-(3t-34.5)^2]/2-4.3+e^(-1.8/t^2)/(.8*atg(t-
3)+2)(t-1.8)-.3th(5t-42.5),(1.4e^[-(3t-34.5)^2]+1-sgn[|t-8.5|-.5]*1.5*
|sin(pi*t)|^[2e^(-(t-11.5)^2)+.5+e^(-(.6t-3.3)^2)])/(.5+t)+1 ; 0<t<14
The Prof
2004-07-04 21:27:13 UTC
Permalink
Post by Usenet MARco 16615.24104
TP, non confondere time-sharing con multitasking,
non mi soffermo sul significato delle parole e rimando a wikipedia
Ribadisco!!!! (4 punti esclamativi vanno bene?).

Il multitasking non è altro che una "versione moderna" del time-sharing, se
mi passate il termine. Poco importa se ad essere eseguiti (virtualmente) in
concorrenza sono programmi, processi o richieste di diversi utenti.
In ogni caso, l'illusione di far eseguire più programmi contemporaneamente
sulla stessa macchina da un utente, sulla stessa macchina da più utenti, su
un server da più terminali o in qualsiasi altro caso vi venga in mente, è
data dal processore che divide il suo tempo in quanti e li assegna a
processi diversi.
Se poi questi invece che essere processi sono thread di uno stesso processo
è la stessa cosa. La CPU esegue comunque una operazione alla volta e quindi
uno switch nell'esecuzione dei processi ci deve essere. Questo switch è il
time-sharing. E non bisogna andare tanto lontano per vederlo. Basta aprire
più sessioni sul vostro linux e lanciare dei comandi da ogni sessione (ma
con win è lo stesso).
Dal time sharing poi derivano altri problemi come il system overhead che è
il tempo necessario per passare da un processo all'altro (occorre salvare i
registri....).

--
TheProf
Nelson Muntz (Ah ah!)
2004-07-04 21:11:36 UTC
Permalink
Post by pietro canevarolo
fai confusione con "multitasking" e "multiutente": windows, os/2, linux
sono multitasking (e alcuni multithreading), linux (e vari unix) sono
anche multiutente, ma nessuno di questi e' "time sharing" perche' non
c'e' nessuno che tiene il conto di quanta cpu o tempo di calcolo ognuno
degli utenti o dei processi consuma per poi fatturarglielo.
Beh, qui forse l'hai un po' sparata a caso... :-)

La schedulazione dei processi runnable è invece effettuata
proprio in funzione di un livello di priorità calcolato
in funzione del tempo di utilizzo (stimato in modo differente
a seconda dei sistemi) dei processi e - senz'altro nei sistemi
unix - di un parametro "nice" settabile (con limitazioni) dall'utente,
quest'ultimo destinato a rallentare la naturale predisposizione
dell'algoritmo di ricalcolo della priorità ad abbassare il livello
di quei processi che hanno fatto pieno uso delle proprie slice
temporali: in un certo senso questo comportamente riflette proprio
una sorta di "fatturazione" del tempo nei confronti di quei processi
che tendono ad essere troppo utilizzatori del tempo di CPU.

Ad esempio, in FreeBSD, la procedura hardclock(), che opera a livello
del kernel su attivazione ad interrupt ogni 10 millisecondi, tra le
altre cose, effettua anche le stime sull'uso della CPU da parte dei
processi.

Dunque, in realtà, tutti i sysop che hai citato (non mi pronuncio su
OS/2 perché non lo conosco), sono in realtà assolutamente time sharing.
pietro canevarolo
2004-07-05 07:58:23 UTC
Permalink
Post by Nelson Muntz (Ah ah!)
Post by pietro canevarolo
fai confusione con "multitasking" e "multiutente": windows, os/2, linux
sono multitasking (e alcuni multithreading), linux (e vari unix) sono
anche multiutente, ma nessuno di questi e' "time sharing" perche' non
c'e' nessuno che tiene il conto di quanta cpu o tempo di calcolo ognuno
degli utenti o dei processi consuma per poi fatturarglielo.
Beh, qui forse l'hai un po' sparata a caso... :-)
non proprio: io ci ho lavorato con i sistemi "Time Sharing" ai tempi
dell'universita'.
Post by Nelson Muntz (Ah ah!)
La schedulazione dei processi runnable è invece effettuata
proprio in funzione di un livello di priorità calcolato
in funzione del tempo di utilizzo (stimato in modo differente
a seconda dei sistemi) dei processi e - senz'altro nei sistemi
unix - di un parametro "nice" settabile (con limitazioni) dall'utente,
quest'ultimo destinato a rallentare la naturale predisposizione
dell'algoritmo di ricalcolo della priorità ad abbassare il livello
di quei processi che hanno fatto pieno uso delle proprie slice
temporali: in un certo senso questo comportamente riflette proprio
...in un certo senso, appunto...
Post by Nelson Muntz (Ah ah!)
una sorta di "fatturazione" del tempo nei confronti di quei processi
che tendono ad essere troppo utilizzatori del tempo di CPU.
Ad esempio, in FreeBSD, la procedura hardclock(), che opera a livello
del kernel su attivazione ad interrupt ogni 10 millisecondi, tra le
altre cose, effettua anche le stime sull'uso della CPU da parte dei
processi.
Dunque, in realtà, tutti i sysop che hai citato (non mi pronuncio su
OS/2 perché non lo conosco), sono in realtà assolutamente time sharing.
Quello che mi sembra chiaro e' che vengono usati dei termini senza
rispettare il contesto nel quale sono nati. Il termine "Time Sharing",
come ricordato da altri in questo thread di discussione, e' nato
all'epoca dei "mainframe" (che occupavano piani interi di edifici) e dei
"minicomputer" (che invece di solito riuscivano a stare in una stanza)
verso la meta' degli anni sessanta ed e' sopravvissuto finche' ha
resistito il business di *affittare il tempo macchina dei centri di
calcolo* (che per alcuni settori molto particolari sopravvive ancora
oggi): all'epoca non era raro vedere operatori con pacchi di schede e
pizze di nastri o diskpack che aspettava che si liberassero le risorse
per far girare i loro programmi sui loro dati *dentro* la cpu che poi
avrebbero pagato a seconda del tempo-macchina utilizzato.
Unix, e quindi sia linux che bsd, e' nato proprio in quel periodo sui
"mini" (pdp7, 8, 11 e vax): a questo si deve la presenza di alcuni
comandi del sistema operativo.
Io non userei il termine "Time Sharing" per descrivere un sistema
attuale perche' di centri di calcolo in affitto non ne vedo piu' da un
bel po'.

"sysop" si utilizzava circa dieci anni fa per indicare il "SYStem
OPerator" che era la persona incaricata di mantenere funzionante una BBS.
Gli anglofoni si riferiscono a un sistema operativo con "OS" (OS/390.
OS/2, Mac OS, OS X, ecc...). In Italia io uso SO.
--
piero
Nelson Muntz (Ah ah!)
2004-07-05 12:01:29 UTC
Permalink
Post by pietro canevarolo
Quello che mi sembra chiaro e' che vengono usati dei termini senza
rispettare il contesto nel quale sono nati. Il termine "Time Sharing",
Te la puoi rigirare come vuoi.
Time sharing è la multiplazione della CPU tra i processi
a divisione di tempo.
Punto.
Post by pietro canevarolo
"sysop" si utilizzava circa dieci anni fa per indicare il "SYStem
OPerator" che era la persona incaricata di mantenere funzionante una BBS.
SysOp, per gli amici (che hanno dato l'esame di sistemi operativi).

Operating System per gli anglofoni.
Sistema Operativo per gli italiani.

Rigiratela come vuoi, quello è.
--
Nelson Muntz
The Prof
2004-07-05 08:38:44 UTC
Permalink
Post by Nelson Muntz (Ah ah!)
Post by pietro canevarolo
fai confusione con "multitasking" e "multiutente": windows, os/2, linux
sono multitasking (e alcuni multithreading), linux (e vari unix) sono
anche multiutente, ma nessuno di questi e' "time sharing" perche' non
c'e' nessuno che tiene il conto di quanta cpu o tempo di calcolo ognuno
degli utenti o dei processi consuma per poi fatturarglielo.
Beh, qui forse l'hai un po' sparata a caso... :-)
La schedulazione dei processi runnable è invece effettuata
proprio in funzione di un livello di priorità calcolato
in funzione del tempo di utilizzo (stimato in modo differente
a seconda dei sistemi) dei processi e - senz'altro nei sistemi
unix - di un parametro "nice" settabile (con limitazioni) dall'utente,
quest'ultimo destinato a rallentare la naturale predisposizione
dell'algoritmo di ricalcolo della priorità ad abbassare il livello
di quei processi che hanno fatto pieno uso delle proprie slice
temporali: in un certo senso questo comportamente riflette proprio
una sorta di "fatturazione" del tempo nei confronti di quei processi
che tendono ad essere troppo utilizzatori del tempo di CPU.
Ad esempio, in FreeBSD, la procedura hardclock(), che opera a livello
del kernel su attivazione ad interrupt ogni 10 millisecondi, tra le
altre cose, effettua anche le stime sull'uso della CPU da parte dei
processi.
Dunque, in realtà, tutti i sysop che hai citato (non mi pronuncio su
OS/2 perché non lo conosco), sono in realtà assolutamente time sharing.
Io non volevo essere così tecnico, ma è esattamente quello che cercavo di
spiegare. Vedi altro mio post in questo thread.
Pienamente daccordo!! (anche se non c'è da essere daccordo o contrari: è
così, non ci possono essere opinioni).

In fondo, la "gestione dei processi" di cui si fa carico il kernel di un
S.O., è principalmente questo lavoro di schedulazione del processo a cui
assegnare il processore (oltre ad altri compiti). E il time sharing è alla
base di tutto questo lavoro.

--
TheProf
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